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10 febbraio: sulle foibe dovremmo imparare da Sergio Endrigo

Sergio Endrigo è nato a Pola, Istria, nel 1933. Nel 1947 emigrò in Italia, per le vicende normalmente conosciute come "esodo Istro-Giuliano-Dalmata". Che Endrigo sia istriano di nascita non lo sa quasi nessuno, eppure racconta la sua storia in una canzone, a dir la verità altrettanto sconosciuta, inititolata 1947. Oggi è il Giorno del ricordo di quell'esodo e delle foibe: è quindi il giorno giusto per ascoltare quella canzone. Perché ci restituisce quelle vicende in maniera reale, tramite la dimensione di un dramma umano e non con il filtro di una ricostruzione strumentale.

Caro prof. Monti, mi dà la libertà di rompere la monotonia del posto fisso?

L'abbiamo già detto più di una volta, purtroppo. Dal governo Monti non ci aspettavamo un drastico cambiamento nei contenuti, rispetto all'esecutivo precedente, ma di sicuro ci attendevamo una rottura nello stile: basta battute demagogiche, largo a un dibattito alto e serio, nel merito delle questioni. E invece, ancora una volta, i professori ci deludono, e ricadono negli stessi luoghi comuni populisti dei loro predecessori. Il presidente del consiglio Monti, stasera, su Canale 5, di fronte a una domanda sulla precarietà, ha ripetuto la stessa banalità che tante volte abbiamo sentito uscire dalle labbra di Berlusconi, Sacconi e Maroni: “I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. E poi, diciamolo, che monotonia” ha detto…

Quell'osceno e ingannevole baratto tra articolo 18 e diritto al futuro

Ipotesi inquietanti vedono la luce, nel dibattito sulle proposte di riforma del mercato del lavoro del nostro paese. In particolare, filtra un'indiscrezione, accreditata da «Repubblica» come il cardine attorno al quale si potrebbe trovare l'intesa tra Governo e parti sociali, secondo la quale sarebbe in piattaforma di lancio una sorta di scambio, avente ad oggetto la vita lavorativa dei futuri nuovi assunti.

Cosa c'è dietro lo strano scontro tra il Corsera e Profumo?

Oggi il Consiglio dei Ministri discuterà della norma che prevede l'abolizione del valore legale del titolo di studio. Un attacco durissimo all'università pubblica, al diritto allo studio e alle prospettive di chi vive una condizione di disagio economico. In questi giorni sul tema si sono espressi diversi esponenti del mondo politico e del governo. Dal Presidente del Consiglio al responsabile università del Partito Democratico Marco Meloni. Tutti favorevoli al provvedimento. Non una parola è giunta a riguardo dal ministro competente in materia: Francesco Profumo.

Marchionne e il 'messaggio pubblicitario alla Nazione'

Dicono che Sergio Marchionne in gioventù sia stato un attivista maoista. Probabilmente di quell’esperienza deve essergli rimasto qualcosa di interiorizzato a giudicare dagli ultimi spot della Fiat. Dopo il video con Luca e Paolo in cui si ironizzava sui privilegi della “casta” politica, la nuova pubblicità della Fiat Panda conduce l’automobile dritta nell’era dello spot ideologico. Il minuto e mezzo di filmato realizzato dall'agenzia Kube Libre è un concentrato di messaggi politici in cui la Fiat appare come il baluardo dell’Italia della produttività contro l’Italia arrendevole e senza futuro. Niente è lasciato al caso. Le immagini e le parole sovrapposte sono finalizzate portano il pubblico alla stretta attualità: la disoccupazione, la crisi del Sud, il conflitto a Pomigliano d’Arco. Quello…

Giovani e articolo 18, le comode bugie di Alesina e Giavazzi

Uno spettro si aggira per palazzo Chigi, e gli ineffabili Alberto Alesina e Francesco Giavazzi sembrano esserne davvero terrorizzati: la riforma del mercato del lavoro proposta dal governo Monti, che a partire da domani sarà discussa con le parti sociali, potrebbe non prevedere l'abolizione dell'articolo 18 dello statuto dei lavoratori.

Ripartire da noi e non scindersi più. Riflessioni sulle questioni di genere e i movimenti

Ho letto con interesse l’articolo pubblicato qualche giorno fa su Global Project di Anna Simone e Federica Giardini dal titolo Per un “comune” incarnato. Considerazioni attuali sul femminismo. Spesso, nelle giornate di maggior impegno all’università, mi sono domandata perché trovassi più naturale spiegare la connessione tra il movimento studentesco con quello degli operai di Pomigliano, rispetto ad una connessione con quello delle donne. Lo scorso, infatti, siamo riusciti a far comprendere fino in fondo perché, al di là di possibili nostalgie storiche, fosse fondamentale per noi studenti ricercare un orizzonte comune con i lavoratori metalmeccanici. Non riuscivo a comprendere, pertanto, perché fosse così difficile trasmettere la necessità politica di una condivisione delle battaglie delle donne, che andasse al di là…

I forconi, il sud e i movimenti

Il “Movimento dei Forconi”, insieme ad alcune sigle di categoria degli autotrasportatori raccolte nel cartello "Forza d’Urto", è alla base delle agitazioni delle numerose organizzazioni delle forze produttive che stanno paralizzando le strade siciliane. Comprenderne le ragioni e i limiti significa provare a fare un passo oltre le semplificazioni giornalistiche che si alternano in questi giorni.

A quale gioco giocano le agenzie di rating

Negli ultimi giorni ha fatto prepotente ritorno sulla scena uno dei protagonisti principali, e al contempo più misteriosi, degli ultimi mesi di turbolenze finanziarie: Standard and Poor's, la più grande ed influente agenzia di rating del panorama mondiale. Questa, come è ben noto, insieme a pochissime consorelle è in teoria deputata a fornire a chi è desideroso di investire il proprio denaro un outlook sulla solvibilità, la capacità di restituire il denaro e la stabilità dei soggetti che emettono titoli azionari ed obbligazionari; non ultimi gli Stati, per quanto riguarda i titoli del debito pubblico. In questa maniera, sempre in teoria, chi investe lo fa con cognizione di causa, poichè soggetti altamente specializzati effettuano per lui, che evidentemente non ne…
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