Belgrado: l'estrema destra minaccia il Pride

Danilo Tvrdisic, leader della formazione parafascista, chiede di adottare in Serbia il 'modello russo', ovvero il divieto di "propaganda omosessuale" (copertura politica per i peggiori atti omofobi) e di vietare quindi il Pride per prossimi cento anni.  Il Pride, ha osservato Tvrdisic, è il primo passo al quale seguirà il matrimonio omosessuale, l'adozione di bambini per i gay e l'introduzione dell'omosessualità nel sistema d'istruzione in Serbia.

Nebojsa Stefanovic, ministro degli Interni, ha dichiarato nei giorni scorsi che le forze dell'ordine stanno lavorando ad un piano per garantire lo svolgimento della manifestazione nella massima sicurezza e che presto verrà rilasciata la valutazione definitiva sulla sicurezza dell'evento. "Sono convinto – ha proseguito il ministro – che la polizia può preservare l’ordine pubblico senza veicoli speciali o mezzi chimici”.

Il Pride di Belgrado è stato vietato negli ultimi tre anni proprio per motivi di sicurezza. Il primo e ultimo Pride nella capitale serba resta quello dell'ottobre 2010, sfociato in disordini e violenti scontri fra polizia e estremisti, con un bilancio di centinaia fra arresti e feriti. L’ultima data fissata per la manifestazione era stata quella del 31 maggio, ma la manifestazione era stata annullata a causa delle alluvioni che si erano abbattute due settimane prima sul paese.