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Russia: le/i trans non possono guidare secondo il nuovo codice della strada firmato da Medvedev

Russia: le/i trans non possono guidare secondo il nuovo codice della strada firmato da Medvedev
Con la firma del primo ministro Dmitri Medvevdev entra in vigore in Russia il nuovo codice della strada, che prevede il divieto a Trans, transgeder e transessuali di guidare. Per fortuna l'iniziativa ha scatenato molte polemiche e critiche persino da una nota consigliera del Cremlino.

Le norme entrate in vigore questa settimana vietano a "coloro a cui è stato diagnosticato una disforia di genere, quali travestiti e transessuali", di mettersi al volante. Come appare chiaro ai più, tranne a Putin e al suo enclave di omofobi, la disforia di genere non è una malattia, tantomeno invalidante. È stata per lungo tempo annoverata nel manuale delle patologie mentali, ma solo per permettere alle e ai trans di poter accedere ai servizi sanitari nazionali e non dover affrontare personalmente le spese mediche.
Basti pensare che la disforia di genere sarebbe l'unica malattia che invece che curare la psiche adatta il corpo proprio all'idea che la persona ha di sé; non c'è evidentemente nulla da curare, ma al più c'è la necessità di avvicinarsi a una felicità nello stare bene nel proprio corpo e nel proprio genere.

Come se non bastasse, la lista delle persone interdette dalla guida comprende, accomunati alla disforia di genere, anche i feticisti sessuali, i guardoni e i pedofili, oltre ai giocatori patologici e ai cleptomani. Un pout pourri di patologie e condizioni che hanno decisamente poco in comune fra loro, e che soprattutto non si capisce come possano invalidare la capacità di stare al volante.

Secondo il premier e gli estensori della norma il nuovo codice avrebbe l'obiettivo di ridurre il tasso di incidenti mortali in Russia, togliendo dalla strade i guidatori con alcune patologie.
Una componente del Consiglio per diritti umani del Cremlino ha messo in questione pubblicamente le norme, affermando che si configurerebbero come una violazione dei diritti umani. Yelena Masyuk, giornalista moscovita, ha rilasciato un comunicato sul sito del Consiglio sottolineando la "possibile iniquità del negare il diritto alla guida a coloro che soffrono di disordini di identità di genere e di preferenza sessuale". "Non riesco a capire perché, ad esempio, i feticisti, i cleptomani e i transessuali non possano guidare l'auto", scrive Masyuk sul suo blog, "mi pare una violazione dei diritti dei cittadini russi". La Russia deve "studiare le pratiche globali" e "stabilire se il divieto di mettersi al volante per feticisti, esibizionisti, guardoni, cleptomani e altri abbia un fondamento" conclude Masyuk.
 
Non possiamo non pensare, di fronte a tanta stupidità, a un'immagine di liberazione: Priscilla, la celeberrima storia di tre travestite che attraversano in camper il deserto dell'Australia. Una storia bagnata da Oscar, successo e dove guidano benissimo!
Ultima modifica ilSabato, 10 Gennaio 2015 11:08
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