Roma: un'altra occupazione per il diritto allo studio, riaperto studentato a Tor Vergata

“Il diritto allo studio deve essere effettivo. Gli studenti che rientrano nei parametri di reddito e di merito stabiliti per legge hanno diritto a percepire la borsa di studio nell'anno accademico di riferimento. Hanno altresì diritto, in tale anno, ai benefici previsti di vitto e di alloggio”

(art. 5 Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti e delle studentesse universitari)

Questa mattina gli studenti hanno deciso di riprendersi un proprio diritto riaprendo lo studentato chiuso ormai da quattro anni che avrebbe dovuto erogare circa 82 posti letto ma che è chiuso per una ristrutturazione mai avviata. Già 33 giorni fa avevamo palesato un problema imminente in termini abitativi che ha lasciato esclusi nella città di Roma circa 900 studenti che avrebbero avuto diritto a un posto nelle residenze universitarie.

Ci è stato chiesto troppo a lungo di essere pazienti e di mettere a tacere le nostre rivendicazioni, ma adesso il tempo è scaduto. 
Da troppo tempo gli studenti pagano sulla propria pelle i ritardi e le mancanze di una burocrazia e un'amministrazione che non tiene assolutamente conto delle reali necessità degli universitari.

Paghiamo tasse sempre più alte, per un servizio sempre più scadente. Giorno dopo giorno ci vediamo chiudere sempre più spazi davanti i nostri occhi, rendendo l'università solo un luogo di passaggio e non un polo di crescita umana e culturale. 
Come se non bastasse vediamo un'università gestita come un'azienda che mira agli interessi dei privati, sfruttando il pubblico e creando degli automi e non delle teste pensanti.

Questo sistema sta trasformando l'università in un privilegio, relegando allo studente un ruolo di cliente passivo anziché di protagonista nella vita dell'ateneo.

Noi siamo il cuore ed il motore dell'università e le nostre esigenze devono essere ritenute la priorità.

Lo studentato “Boccone del Povero” adiacente alla mensa di Tor Vergata, dotato di circa 80 posti letto destinati ai vincitori delle borse di studio, abbandonato ma perfettamente funzionante, dotato di elettricità, accesso a internet, materassi nuovi, lavanderia, aule studio, acqua corrente, mobili, telefoni e frigoriferi, deve essere riaperto subito.

I soldi ci sono, ma sono bloccati costringendo gli studenti aventi diritto agli alloggi gratuiti a dover pagare ad un privato come lo stesso “Campus X” - sovvenzionato con fondi pubblici ma in gestione privata fino al 2099 – cifre assurde che si aggirano intorno ai 500 euro al mese.

Sono 554 gli alloggi che la Regione deve mettere immediatamente a disposizione degli studenti che necessitano una casa, infatti sono numerose le occupazioni che in questi anni sono nate nella nostra città. L'ultima quella avvenuta lo scorso mercoledì 13 dello studentato “ De Lollis” a San Lorenzo.

Siamo stanchi delle false promesse da parte delle istituzioni che non fanno altro che rimandare il problema di amministrazione in amministrazione.
Per questo pretendiamo da Laziodisu, Regione Lazio e MIUR, di:

• rifinanziare il diritto allo studio, che nel bilancio regionale dello scorso anno era pari a 0 €.

• abolire la figura paradossale dell' idoneo non vincitore tramite la copertura totale delle borse di studio e dei posti di alloggio.

• sbloccare i fondi che rientrano nella legge 338 del 2000, per ristrutturare e rendere completamente agibili gli alloggi.

• rendere più trasparente l'assegnazione dei posti letto.

Noi studenti di Tor Vergata abbiamo deciso di rientrare e autogestire questo stabile, finché non otterremo ciò che chiediamo per restituire questo studentato a chi spetta di diritto! 

E' giunto il momento di riprenderci ciò che è nostro!