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Trieste: la DIGOS suona sempre due volte

Vetro rotto scuola Oberdan TriesteUna finestra di una scuola rotta, in frantumi. Niente di particolarmente strano, vista la situazione del patrimonio edilizio scolastico del nostro Paese. La faccenda diventa interessante quando si scopre che a infrangere quella finestra non è stato un sasso lanciato da qualche “bullo” o una folata di Bora, ma la mano di un agente della DIGOS armato di tenaglia.

È successo tutto oggi, a Trieste, al Liceo Scientifico Guglielmo Oberdan. Gli studenti avevano occupato la mattina presto, barricandosi all'interno dell'istituto. La scelta di occupare era stata presa dagli studenti in risposta ai ripetuti dinieghi dei docenti e in particolare della Presidenza rispetto a forme più coordinate di mobilitazione tra le varie componenti della scuola.

Neanche il tempo di finire di discutere il comunicato di lancio dell'occupazione, e sotto lo sguardo della Preside gli agenti delle forze dell'ordine hanno prima tentato di forzare le porte d'entrata, non avendo poi idea migliore che sfondare una delle finestre del piano terra, rischiando seriamente di ferire qualche studente 'barricato' all'interno dell'edificio.

I ragazzi hanno deciso di opporre resistenza passiva in risposta alla violenza dell'irruzione, ma sono stati tutti identificati. Momenti di comprensibile terrore per alcuni degli studenti più giovani, aggravati dalle ripetute minacce e intimidazioni rivolte ad essi dagli agenti, e dalle parole pesanti utilizzate dalla Preside in un successivo 'confronto' con gli studenti.

“I fatti di oggi dimostrano ancora una volta come sia difficile, in questo sistema, manifestare e lottare democraticamente per i propri diritti evitando di essere denunciati e identificati come criminali” scrivono gli studenti del Liceo in un comunicato a seguito dello sgombero. “Oggi come già nel passato abbiamo dimostrato chi è che si preoccupa veramente della scuola e chi invece vuole danneggiarla, materialmente o meno”, continua il comunicato.

Gli studenti triestini scenderanno nuovamente in piazza l'11 dicembre, giornata nella quale l'Unione degli Studenti Friuli Venezia Giulia e Autogestito Scoordinamento Studentesco hanno lanciato un sit-in sotto la sede del Consiglio Regionale, nel giorno in cui la Commissione Bilancio terminerà di esaminare la proposta di Finanziaria Regionale. “Un testo che prevede il 40% di tagli per scuola, università e ricerca, mentre non solo i fondi alle scuole private non vengono toccati, ma ci sono addirittura ulteriori stanziamenti per 400 mila euro sulle borse di studio per gli studenti frequentanti scuole paritarie”, dichiara Tina De Denaro, Coordinatrice dell'UdS Trieste. “Vogliamo bloccare questa Finanziaria per difendere la scuola pubblica, l'edilizia scolastica e il diritto allo studio”.

Una sfida importante, in un Paese dove i movimenti sociali sono trattati come questioni di ordine pubblico.

Ultima modifica ilMartedì, 22 Ottobre 2013 10:06
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