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Nella Sala dei Cinquecento una manifestazione a difesa dell'omofobia. Il movimenti Lgbtqi si ribellano

Convegno anti-gay a Firenze: Renzi concede Palazzo Vecchio.

Convegno anti-gay a Firenze: Renzi concede Palazzo Vecchio.

Sarà proprio Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze, ad ospitare una manifestazione dichiaratamente omofoba come “Manif Pour Tous” il 19 Gennaio.

L'appuntamento dell'ala estremista del cattolicesimo reazionario è alle 10 del mattino in Piazza della Signoria, ogni partecipante, riportano gli organizzatori, sarà in piedi dinnanzi ad una candela e un libro (dal titolo non offensivo) che leggerà in silenzio. Dopo questa azione dimostrativa il sit-in si sposterà dentro il Salone dei Cinquecento per tenere una tavola rotonda organizzata dalla società di produzione televisiva Dominus Production dal tema: “proposta di legge scalfarotto: quali criticità per la costituzione, le politiche dei minori ed i mass media?”

Nessuno dica agli organizzatori che la sala è stata affrescata da due celeberrimi omosessuali come Michelangelo e Leonardo da Vinci, anche se le due decorazioni non sono più presenti per motivi diversi, i disegni preparatori e la sperimentazione (con l'encausto) che Leonardo vi fece rimane nei libri di storia dell'arte di tutto il mondo.

La “Manif Pour Tous” è nata in Francia per protestare contro la legge che ha esteso l'accesso al matrimonio e all'adozione anche alle coppie omosessuali.

Anche gli organizzatori dello stivale sostengono, come i cugini francesi, che esista una famiglia naturale fondata sulla presenza di un uomo e una donna. Sostengono che la legge contro l'omofobia sia liberticida, implicando l'idea che sostenere che esistono famiglie inferiori, o peggio che solo la loro famiglia sia degna di questo nome, sia una forma di libertà e non una offesa.

A onor del vero la “legge Scalfarotto” è già stata fortemente depotenziata inserendo un emendamento rinominato dai media “salva vescovi” che esclude "opinioni espresse all'interno di organizzazioni di natura politica, culturale o religiosa" dalle sanzioni della legge.

Il mondo Lgbtqi toscano si è immediatamente mobilitato chiedendo al sindaco di Firenze Matteo Renzi come possa permettere che la sede del comune di Firenze ospiti una iniziativa dichiaratamente omofoba. “Vorremmo, almeno, che il Comune di Firenze si astenesse dal concedere una sala di alto valore simbolico qual è il Salone dei Cinquecento. Per questo, domenica, non staremo a guardare, a lasciare che passi anche questa, nell’indifferenza generale. Vogliamo sapere da che parte sta il Comune di Firenze? Da che parte sta il Sindaco di Firenze e Segretario nazionale del Partito Democratico Matteo Renzi?”

Ultima modifica ilMercoledì, 15 Gennaio 2014 01:31
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