Addio Dodd-Frank Act. Il grande regalo di Donald Trump a Wall Street

Una promessa che suona come musica per i big di Wall Street, da anni in lotta contra una legge che – fra le altre cose – introduce la tanto odiata "Volcker Rule", che impone la separazione fra attività speculative e commerciali nel business delle banche (in base al vecchio principio del Glass-Steagall Act smantellato negli anni 90' durante la presidenza Clinton), nuove autorità per la supervisione e regolamentazione delle banche, con il potere di imporre misure più dure e di "scorporare" le attività più rischiose dalle banche "too-big-to fail". Non è difficile immaginare che dietro quella denuncia alla "troppa burocrazia" introdotta dal Dodd-Frank Act secondo Trump, vi sia proprio un attacco diretto a quelle misure tanto osteggiate da Goldman Sachs, JP Morgan e tutti i giganti della finanza statunitense.

Questo è il Trump che vince con i voti dei banchieri e degli operai del Midwest, alternando con disinvolutura negli ultimi mesi strali contro la finanzia globale e solenni promesse di smantellare l'inasprimento della regolamentazione bancaria voluta da Obama.

Ecco un altro dei tratti più caratteristici della destra populista, ma verrebbe da dire della destra tutta: populista quando si tratta di cittadini da mettere contro migranti e altre minoranze, ma straordinariamente capitalista nel fare gli interessi di quelle stesse lobby, banchieri e massoni contro cui inveire in campagna elettorale. Il succo vero di ogni "rivoluzione conservatrice", come di ogni fascismo: mobilitare gli ultimi nell'interesse finale dei padroni. E su questo Trump probabilmente sarà un caso da manuale".